si dimette dai propri incarichi (ivi compresi quelli ricoperti a livello regionale
e nazionale) e passa al SAP, riconoscendone l’integrita’ , l’indipendenza ed i profondi
valori democratici.
E riportiamo volentieri la lettera aperta con cui il nuovo e valido membro della nostra
Segreteria bolognese spiega le motivazioni della propria decisione.
Invitiamo tutti a leggere con attenzione, poiche’ si tratta, a nostro avviso, di uno
scritto molto illuminante…
PERCHE’ LASCIO IL COISP
Dopo aver spiegato a tutti i quadri sindacali di Bologna la mia sofferta decisione di
dimettermi da Segretario Provinciale Generale COISP di Bologna e da qualsiasi altro
incarico in
ambito Regionale e Nazionale, ritengo doveroso spiegare questa mia dolorosa decisione
a tutti gli
amici che hanno deciso di seguirmi dando adesione al sindacato COISP ed a tutti
gli amici che ho
conosciuto nel Sindacato COISP.
Sono 9 anni che ricopro l’incarico di Segretario Generale Provinciale COISP a Bologna:
quando nell’estate del 1999 venni assegnato come agente in prova presso la Questura di
Bologna,
non esisteva il COISP, tranne che per la presenza di due temerari iscritti a tabulato:
io e l’amico
PAOLELLA Giovanni in servizio presso il VII Reparto Mobile.
Eravamo entrambi iscritti al COISP per la profonda stima e ammirazione che provavamo
per il Presidente Nazionale COISP, dott.sa Rachele SCHETTINI, e per i valori e
gli ideali che
conoscevamo appartenere a quella Organizzazione Sindacale ed ai suoi rappresentanti.
Ricordo ancora gli inizi di questa avventura, quando io ed il collega PAOLELLA
decidemmo, rispondendo alle sollecitazioni che provenivano dalla Segreteria
Nazionale COISP di
Roma, di aprire la Segreteria Provinciale COISP di Bologna. Gli inizi
furono davvero molto duri,
non avevamo una sede sindacale ne’ un PC (nel 2000 i portatili costavano tanto e
per poter preparare
dei documenti dattiloscritti dovevamo recarci presso le biblioteche comunali),
ci dovemmo misurare
con lo scetticismo dei colleghi e dell’Amministrazione, con lo scherno ed anche
con l’ostilita’ delle
altre OO.SS. Ma eravamo convinti che il lavoro e la dedizione nei confronti dei
colleghi ci
avrebbero dato ragione e cosi’ e’ stato, in noi i colleghi iniziarono a vedere
non dei sindacalisti di un
altro dei tanti sindacati di P.S. bensi’ dei sindacalisti appartenenti ad un
Sindacato diverso dagli altri,
un sindacato dove la logica delle tessere non era preponderante,
ma dove i valori pregnanti erano
l’onesta’ intellettuale e la sincerita’ nei rapporti. Iniziammo cosi’ a crescere
ed a guadagnare credito
tra i colleghi e nei rapporti con l’Ammistrazione e con le altre OO.SS. ,
riuscendo cosi’ a collocare il
COISP a Bologna su una soglia rappresentativa che permetteva di sedere in modo
paritario ad ogni
tavolo negoziale, sempre e comunque per gestire questioni inerenti la tutela,
la dignita’ e la
valorizzazione della professionalita’ dei poliziotti
Purtroppo non riesco piu’ ad intravedere nel COISP di oggi
quei valori che al tempo mi
condussero ad intraprendere l’attivita’ sindacale e che mi hanno sempre
spinto avanti nonostante
le difficolta’ incontrate nella gestione di un sindacato minore di Polizia.
Perche’ sono giunto a queste dolorose considerazioni? Perchè proprio nei miei
confronti e’ stata
perpetrata una condotta che ritengo poco corrispondente a valori di correttezza,
lealta’ e trasparenza
interna che, indipendentemente da tutto quello che posso aver costruito a
Bologna per il COISP,
devono sempre appartenere ad una sana e democratica associazione di uomini e
donne quali gli
appartenenti al Sindacato.
Mesi fa, a seguito di malumori nati al Congresso Provinciale del SAP di Bologna,
un gruppo di
sindacalisti di quella O.S. stava valutando l’opportunita’ di cambiare sindacato
ed il COISP poteva
rappresentare per loro una valida alternativa, forse anche in considerazione del
buon lavoro svolto
sul territorio dalla Segreteria Provinciale di Bologna. Nonostante sia convinto
che ogni nuovo
ingresso in Segreteria corrisponda sempre ad un valore aggiunto e mai ad una
minaccia per un
eventuale perdita di posizione (ergo, non avrei posto alcun veto all’ingresso
di un nuovo gruppo di
sindacalisti ma avrei instaurato all’interno della Segreteria quel naturale confronto
democratico per
la definizione delle posizioni) ho appreso con amarezza che, presumibilmente il
5 giugno c.a., il
Segretario Generale MACCARI ed il Segretario Regionale MATTIOLI hanno incontrato
DA SOLI
i rappresentanti di questo gruppo di sindacalisti senza invitarmi all’incontro,
volendo tenere pertanto
all’oscuro il Segretario Provinciale Generale di Bologna sul futuro
assetto della Provincia di
Bologna ( ritenendo che il destino di una Segreteria Provinciale fosse
prerogativa del vertice del
Sindacato e si potesse decidere a tavolino!!).
Infatti l’incontro di vertice e’ miseramente fallito a danno del COISP, anche
per l’evidente
mancanza di democraticita’ palesata con l’assenza del Segretario Provinciale
di Bologna.
Che il COISP attuale non sia piu’ quello virtuoso di anni addietro, ricordando
la gestione
SCHETTINI o BARRELLA, lo si intuisce anche dagli episodi di questi ultimi giorni
nonche’ dalla
gestione a senso unico del Segretario Generale Maccari.
A distanza di oltre un anno dal Congresso Nazionale
tenutosi a Vicenza il 30 giugno 2008 non e’
mai stato riunito il Consiglio Nazionale, eventuali problematiche (come quella
riscontrata a
Bologna sulla distribuzione ad opera di soggetti estranei al sindacato
della rivista ‘sicurezza e
polizia’) non possono essere affrontate in modo democratico.
Sabato 26 settembre la Segreteria Regionale Emilia-Romagna ha fatto veicolare
un sms ‘ inforno
che venerdi’ e’ stato stipulato un accordo di programma con la sigla SIAP’.
La notizia ha creato in me profondo stupore: gli amici di vecchia data del COISP
ricorderanno
sicuramente le scorrettezze da parte di quella sigla sindacale, con cui si tento’
nel 2004 di dar luogo
ad un polo di sindacati indipendenti ( si progettava insieme la nascita dello SPI
sindacato di polizia
indipendente). In quel periodo tale sigla, da una parte gettava le basi del nuovo
soggetto sindacale,
dall’altra spinse un nutrito gruppo di sindacalisti COISP ad associarci al SIAP
che si era rivelato
nel frattempo non indipendente, perche’ molto vicino ad un sindacato confederale
(cito fatti ormai
storici). Il sindacato fu salvato con enorme difficolta’ in quel frangente.
Che cosa significa oggi questo accordo di programma, che cosa e’ cambiato da allora,
quando si
decise di allontanarci da quella sigla che aveva tentato nei fatti di assorbire
il COISP? Quali sono i
termini di questo accordo di programma che appare, a chi come me ha vissuto quel
periodo infelice,
come la ripetizione di quanto gia’ accaduto?
Ho cercato di capire, di ottenere risposte che non ho trovato, anzi, sabato 3
ottobre ad una
settimana esatta dall’invio del messaggio telefonico, viene diffusa la copia
di tale accordo, datato 22
settembre, piombato quindi sulla testa di tutti gli iscritti,
senza che nessuno, dico nessuno degli
organi statutari risulta convocato e riunito per
discuterlo e votarlo!
Ho scoperto con stupore che anche il DIRETTIVO NAZIONALE non
si riunisce da oltre un anno.
A mio avviso l’eventuale decisione di intraprendere un percorso
comune con un’altra O.S. deve
essere avallata dal Direttivo Nazionale e dal Consiglio Nazionale.
Una diversa gestione porta a
pensare che tutte le decisioni sono prese dal Segretario
Generale senza quel
dibattito democratico
proprio di qualsiasi associazione, con la naturale conseguenza che
nel mio sindacato la liberta’ e la
democrazia sono diventate parole vuote, solo scritte nello statuto.
Che il COISP non fosse piu’ quello di un tempo lo avevo intuito quando
al Congresso Nazionale del
2008 a Vicenza la Dott.sa SCHETTINI non e’ stata presente, evidentemente
il fondatore del
Sindacato non ha ritenuto di avallare con la sua presenza uno spirito ed un
programma che non
condivideva.
In virtu’ di tutti gli eventi negativi che si susseguono, con quale animo posso
convincere un collega
ad iscriversi al COISP parlandogli di valori ed ideali che sulla mia persona
ho provato non esistere
piu’, come posso coinvolgere un collega all’attivita’ sindacale in nome di principi
di democrazia,
fiducia, lealta’ e correttezza che non esistono piu’?
Alla luce del comportamento che è stato a me riservato a giugno, alla luce di
queste ultime decisioni
autoritarie del Segretario Generale, ho deciso di rassegnare le mie dimissioni
da ogni incarico
ricoperto in sede provinciale, regionale e nazionale.
Ringrazio tutti gli amici della Segreteria Provinciale di Bologna, che hanno
condiviso con
me questi anni fatti di sacrifici, ma anche di soddisfazioni, ringrazio gli
iscritti tutti, anche quelli che
sono stati trasferiti da Bologna, che pur consci di dare adesione ad un sindacato
con minori mezzi
sul territorio di altre OO.SS. hanno cosi’ dato fiducia e stima a noi rappresentanti
provinciali, saluto
gli amici coisp dell’Emilia-Romagna, gli amici della Segreteria Nazionale,
non me ne vogliano gli
altri ma un caloroso abbraccio lo dedico a Elio PACILIO e Lucio SPOLLON ed al segretario
generale regionale Toscana Gaetano BARRELLA.
Infine ringrazio la dott.sa Rachele SCHETTINI, solo grazie a lei ho avuto
l’intraprendenza di
iniziare il percorso sindacale a Bologna, solo grazie a lei albergano in me
valori ed ideali sindacali
che hanno permesso di distinguermi e far distinguere il COISP a Bologna,
ma allo stesso tempo mi
scuso per non essere riuscito a difendere nel COISP quei valori che il suo fondatore
aveva voluto
creare, ma che allo stesso tempo portero’ sempre con me.
I recenti avvenimenti nel panorama sindacale nazionale, che portano
ad un forte rafforzamento di
una sigla confederale, mi fanno riflettere sull’imminente necessita’ di ricomporre
la diaspora per
creare un forte polo indipendente ed autonomo da contrapporre al sistema confederale.
Per questo non intendo chiudere in un cassetto il bagaglio di esperienze accumulate
in questi anni,
bensi’ di continuare sulla strada dell’indipendenza ed autonomia sindacale da
contrapporre al sistema
confederale che si va sempre piu’ rafforzando, con l’auspicio che sotto tale
bandiera si possano
coagulare anche altre forze.
Per tali motivi ho deciso di iscrivermi al SAP e di collaborare con
la Segreteria Provinciale di
Bologna. Gli amici del SAP, in queste ultime settimane, pur avendo intuito e
compreso le ragioni
del mio malessere, non hanno fatto pressione alcuna per favorire questa mia
decisione dimostrando
valori che vanno ben al di la’ del rispetto e la stima per il sindacalista.
Nella rinnovata Segreteria
Provinciale SAP di Bologna riesco oggi ad intravedere quegli stessi segnali positivi
che mi spinsero,
quasi 10 anni fa, ad intraprendere il percorso sindacale e soprattutto dove
poter coltivare
liberamente e democraticamente quei valori che mi appartengono e che ho
ereditato dall’esperienza
nel COISP targato Schettini.
Bologna 5 ottobre 2009
Oscar REGNAUD CARCAS
Altro che democrazia…questo e’ il Coisp di Maccari!