Con il passare degli anni il numero di passeggeri che transitano presso l’aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna è aumentato in modo considerevole.
Il Segretario provinciale del SAP di Bologna Tonino Guglielmi ha spiegato come, gli agenti in servizio presso lo scalo aereo, sono costretti a lavorare: «L’utenza si è moltiplicata ma il personale della polizia di Stato chiamato a garantire la sicurezza e i controlli, sia in arrivo che in partenza e anche all’interno dello scalo stesso, paradossalmente rimane nel medesimo numero o, addirittura, diminuisce in alcune articolazioni. Ai gate, intere famiglie aspettano in piedi o sedute per terra e le lunghe attese, provocano anche conseguenze nell’umore e nei comportamenti dei passeggeri che i colleghi sono chiamati a gestire, con la consueta professionalità.».
Infine conclude Guglielmi: «Lo scalo aereo bolognese ha bisogno di una seria riflessione, sia in termini di investimenti infrastrutturali che di potenziamento di personale di polizia in servizio, perché non si può pensare di andare avanti chiedendo continui sacrifici agli agenti, costretti a costanti tour de force».